Folkabbestia nuovo disco di grande Folk con ospiti prestigiosi.

Certo, il mio “bentornati” era rivolto – ovviamente – al concetto discografico. Un treno che non si è mai fermato ormai da 25 anni, come ci racconteranno in breve anche loro… Il mio era quindi un mirato riferimento a questo nuovo disco che riporta voce e luce anche ad uno storico singolo della band pugliese, “U frikkettone”. Quest’ultimo infatti è un brano che non ha troppo bisogno di presentazioni e che, in questa nuova versione che titolano “Il Fricchettone 2.0”, si arricchisce della collaborazione di Finaz ed Erriquez della Bandabardò e Dudu e Fry dei Modena City Ramblers.

Dunque, parlando di attualità discografica, ecco il nuovissimo disco dei Folkabbestia dal titolo “Il fricchettone 2.0”, proprio a sancire una rivoluzione sempre in itinere. Una rivoluzione sempre viva e affamata di contaminazione, sempre libera di seguire anche le nuove cifre stilistiche e i nuovi dizionari. Di base però il DNA di gruppi storici come questo resta immutabile nella sua essenza. Li riconosciamo senza alcuna esitazione anche nei brani inediti di questo nuovo lavoro, anche quando, in una poetica “S’agapò” si fanno protagoniste derive balcaniche. Una storia che non si ferma… E tutto questo noi lo amiamo senza soluzione di continuità.

Folkabbestia nuovo disco – l’intervista

Bentornati ai Folkabbestia. Che sia questo il tempo anche di un FOLK 2.0?

Grazie per il bentornati, ma in realtà in 25 anni non siamo stati fermi per niente, anzi abbiamo girato in lungo e in largo lo stivale facendo più di 2000 concerti, abbiamo pubblicato 8 album, siamo entrati nel Guinness dei primati, abbiamo suonato a numerosi festival europei e chi più ne ha più ne metta… Certamente la musica di ispirazione Folk e popolare deve rinnovarsi, mischiandosi ed interagendo con altri generi, altri strumenti, innovazioni tecnologiche e di stile, ma del resto lo ha sempre fatto… fa parte del suo DNA e citando il verso di una nostra canzone, sono dolcissime e infinite le vie del Folk, sono santissime e maledette le vie del Folk…

E secondo voi che forma potrebbe avere la canzone sociale di oggi?

Più che di forma parlerei di contenuti. La canzone è uno strumento che trasmette non solo messaggi, ma anche emozioni, e le emozioni muovono gli animi e risvegliano le coscienze, per questo le canzoni in qualsiasi forma siano fatte sono importantissime.

Ma soprattutto ha ancora senso di parlare di canzone sociale?

Per noi assolutamente si e in questo album continuiamo a farlo. Nella canzone “Un giorno di festa” gli ideali sono quelli della Rivolta di Pasqua del 1916 quando il popolo irlandese si ribellò all’oppressione dell’invasore inglese. La libertà non è un regalo bisogna guadagnarsela. Mentre con “Lo facciamo per voi” prendiamo le difese degli ulivi, che sono patrimonio fondamentale del paesaggio, della storia e della cultura pugliese. La campagna salentina viene paragonata alla foresta amazzonica e gli agricoltori sono dei novelli Chico Mendes che lottano e si oppongono al disboscamento e all’abbattimento del loro bene più caro. E citando la canzone contenuta nell’album “Il sole in inverno”… Gli uomini cambiano ma i pensieri non si fermano e continuano e arrivano lontano…

Ho come l’impressione che il vostro piglio combattivo abbia lasciato spazio alla leggerezza e alla sobrietà. Sbaglio forse?

Le cose importanti le abbiamo sempre dette e cantate con ironia e leggerezza, non abbiamo mai avuto un piglio particolarmente combattivo ma sempre un po’ scherzoso e scanzonato.

folkabbestia live2 foto

Folkabbestia nuovo disco – l’intervista – parte due

Grandi featuring per questo nuovo disco 2.0… immagino siate compagni di viaggio da anni…

Con la Bandabardò e i Modena City Ramblers siamo amici e compagni di viaggio da tantissimi anni, con Erriquez e Finaz abbiamo già collaborato in passato mentre con Fry e Dudu dei Modena è la prima volta. Grazie al loro contributo la canzone “Il fricchettone 2.0” cantata nei dialetti pugliese, toscano ed emiliano diventa un inno all’unità del popolo italico. Il brano così prende nuova vita, prima era una lenta ballata in tre quarti da cantare abbracciati e battendo le mani, ora diventa un Rock scatenato pieno di interventi strumentali in stile irlandese.

Com’è diventato il frikkettone oggi? E forse, la versione 2.0 è anche vecchia non trovate?

U frikkettone” nasceva originariamente come la rielaborazione in dialetto barese di una famosissima canzone “The wild rover”. Questo brano irlandese lo suonavamo ad ogni concerto ed era il momento in cui tutto il pubblico partecipava cantando e battendo le mani. Il nostro violinista Osvaldo ebbe l’idea di riadattare il testo irlandese in dialetto barese e il vagabondo selvaggio diventò, nella versione dei Folkabbestia, u’ frikkettone, cioè un personaggio anticonformista e stravagante che, dopo una vita obliqua e randagia, decideva di tornare a casa da mamma e papà per ricevere in cambio una buona tazza di tè. Da allora ad ogni concerto viene sempre cantata da tutto il pubblico.

L’hanno intonata in dialetto barese anche in Bretagna! Abbiamo deciso di celebrarla insieme ai nostri vecchi compagni di viaggio che abbiamo incontrato lungo le vie del Folk facendone una nuova versione completamente diversa dall’originale, nel ritmo, nell’arrangiamento, nel testo. Abbiamo unito gli Status Quo con i Dubliners, il Rock and Roll con il Folk irlandese ed il risultato è tutto da ballare, si forse l’arrangiamento è un po’ vintage… ma funziona!

E restando sul tema sociale, pensiate sia venuto meno un grande senso che aveva la vostra missione in musica? Vostra come di tutte le formazioni che hanno dato un forte stampo sociale alle loro produzioni…

I tempi sono cambiati, ma noi continuiamo a girare lo stivale suonando, evidentemente abbiamo ancora qualcosa da dire anche alle nuove generazioni. Ora viviamo nel mondo digitale di internet e siamo sommersi dai social e dalla musica trap, ma i messaggi di pace, giustizia e libertà sono ancora attuali e anche se nel ritornello de “Il fricchettone 2.0” diciamo che non ne vogliamo più sapere di fare i fricchettoni in realtà crediamo ancora che un mondo fatto di musica, pace e amore possa esistere, se siamo in tanti a sognare il sogno diventa reale! Fricchettoni di tutto il mondo unitevi!!!

[amazon_link asins=’B07X582HZ6′ template=’ProductCarousel’ store=’technoblitzit-21′ marketplace=’IT’ link_id=”]

Forse ti può interessare anche:

Rispondi