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    Arisa pubblica “Ero romantica”: “Un lavoro di squadra”

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    di Francesca Binfarè

    MILANO – Arisa (foto di Sara Purisiol) pubblica oggi, 26 novembre il suo nuovo album. Si intitola “Ero romantica”, “un gioco di parole tra erotica e romantica”, spiega la cantante, autrice e discografica. Sì perché Arisa per la prima volta pubblica un suo disco da indipendente, con la sua etichetta Pipshow, e lo fa realizzando un disco che sa di libertà. Spiegando il perché abbia scelto di ricoprire questi ruoli, racconta che era stata incasellata come “Arisa che piace solo se emoziona, se fa piangere. Invece io ero insoddisfatta, volevo provare a fare altre cose e così mi sono presa cura io di me stessa. “Ero romantica” è però un lavoro di squadra: le canzoni, anche quelle che non ho scritto io, mi rappresentano al 100%”. In questo 100% Arisa ci mette il suo essere spirituale e carnale, ci mette il romanticismo e la sfacciataggine, le ballate e i brani dance (“Mi immagino che nel prossimo tour mi muoverò un po’ di più sul palco, vista l’esperienza a Ballando con le stelle”, show del sabato sera di Rai Uno di cui è una delle protagoniste).

    A proposito di queste due anime del disco e di se stessa, Arisa precisa che “Ero romantica” come titolo è stato scelto “dopo aver scartato ‘Pornoromantica’, un po’ forte visto che avrei dovuto promuovere il disco anche a “Ballando”. Così è nato un gioco di parole tra erotica e romantica. Del resto è anche vero che una volta ero romantica, il romanticismo è un tratto infantile che emerge anche nella vita adulta ed è bello che ogni tanto si affacci… però si diventa più consapevoli e meno romantici, crescendo”. Le due anime del disco sono proprio queste: “Se vuoi muoverti ed esprimere la tua parte erotica, sai cosa ascoltare; se vuoi emozionarti, lo puoi fare con le ballad”.

    Suoni nuovi, testi nuovi, questo è “Ero romantica”, e in particolare è rappresentativo di queste novità il brano “Maddalena”: Arisa racconta che “giace nel mio cassetto da diversi anni perché è molto forte da cantare (parla di 12 sudditi nudi, nda). È una canzone molto metaforica, non ho necessità di abbandonarmi all’uomo per sentirmi donna”.

    Già, lei che ricorda quando “a Sanremo nel 2009 ero tutta coperta. Ho sempre cercato di non dare fastidio a nessuno e mi sono un po’ vergognata del mio corpo. Non voglio più farlo, il mio corpo è una cosa bella. In questo momento mi trovo attraente. Da subito la gente mi aveva interiorizzato in maniera diversa da quello che ero: ero andata in tv a parlare della Basilicata e delle pecore, ma io non ero e non sono solo quello. Ogni giorno mi sono fatta conoscere un po’ di più dalle persone”. Il discorso scivola sulla sua presenza sui social, dove ultimamente ha postato foto sexy: “Se mi dovessero proporre di fare un film soft porno, potrei magari pensarci. Guai a voi se domani leggo che mi do al porno!”.

    E poi ancora, si parla di attualità. Sono note le posizioni di Arisa sul DDL Zan, che infatti ribadisce: “Non penso che la vicenda finisca qui, e anzi me lo auguro”.

    Arisa è anche personaggio tv, “ma non ho paura che ciò mi fagociti perché le mie canzoni sono aderenti a quello che vedete in televisione e sui social. Ho la nomea di quella ingestibile ma io non ho mai saltato un concerto o un appuntamento. Sono una seria, ho un senso del dovere pazzesco. Le cose si dimostrano con i fatti. La televisione mi aiuta tanto, anche i social testimoniano quello che sono: e io sono ancora qua”. Su una sua eventuale partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, Arisa glissa: “Non si sa”.

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