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    Alessio Ventura torna con “Una Storia Dark”

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    Alessio Ventura torna con “Una Storia Dark

     

    Una Storia Dark” è il nuovo progetto dell’Associazione ONLUS Cascina Blu® di Marco Elviri e Luisa Di Biagio, patrocinato da AIDO intercomunale Corsico e Trezzano sul Naviglio, AIDO Provinciale Milano e Progetto Autismo, (responsabile Nicola Giannasso).

    Alla voce e come autore del brano troviamo Alessio Ventura, già al Festival di Sanremo nel 1994, 1995, 1996 e 2004 con Dhamm e DB Boulevard, che, in collaborazione con Romano Musumarra, ne ha curato anche l’arrangiamento.

    Il brano è ispirato alla raccolta di racconti “Teste di Zucca” di Filippo Di Biagio, un ragazzo di 12 anni autistico, dislessico, disortografico e discalculico che attraverso la scrittura di brevi racconti horror ricostruisce a suo modo il mondo che lo circonda.

    Il coordinatore artistico è il cantautore pescarese Giacomo Serafini, alla regia del video c’è la giornalista regista, fotografa e videomaker Marta Coco insieme ad Alessio Ventura.

    Il testo della canzone è di Daniele Giannotti.

    Le maschere/opere artistiche protagoniste del video sono di Patrizio, romano, classe 1978, per gli amici “Ozio”.

    Alessio Ventura torna con “Una Storia Dark” – la nostra intervista in esclusiva

    Una Storia Dark è un progetto molto articolato. Come è nato?

    Il mio amico Giacomo Serafini (coordinatore artistico del progetto) mi ha chiamato verso fine febbraio parlandomi della volontà di Luisa Di Biagio di Cascina Blu Onlus di completare il progetto di Teste di Zucca (Raccolta di racconti horror di Filippo Di Biagio) con una canzone ed un video.

    Da subito, non avendo grande confidenza con l’argomento autismo ho temporeggiato tipo: “ci provo , vediamo cosa esce e poi, nel caso, ne parliamo!”

     

    Quanto è stato difficile immergersi nei racconti di Filippo Di Biagio per il vostro team di lavoro e come avete creato testo e musica del pezzo?

    Prima di leggere i racconti avevo già buttato giù una melodia che sapeva più di musical che di canzone pop, ma una volta letti ho chiamato Daniele Giannotti, autore con cui collaboro da un paio d’anni e gli fatto una sintesi spiegandogli quello che volevo: un testo che uscisse dalla bocca di Filippo e non da quella di uno spettatore esterno, doveva parlare del suo mondo direttamente dal suo mondo! La cosa bizzarra è che Daniele ha scritto il testo in un paio d’ore senza leggere i racconti, ma basandosi su una mia rapida ma accorata sintesi. Ovviamente pochi giorni dopo Daniele ha letto i racconti, ma sostanzialmente il testo è rimasto invariato!

    Una volta centrato il testo ho accantonato la melodia precedentemente composta e ho deciso di adattarmi alle parole cercando la melodia e l’armonia più adatte.

    A provino finito ho terminato l’arrangiamento con Romano Musumarra che ne ha curato anche il mix.

     

    A livello musicale il brano rappresenta il tuo modo di vedere la musica oggi e quanto invece si collega al tuo passato artistico?

    Non so quanto si colleghi al mio passato, sicuramente un qualche filo c’è anche se io non lo vedo. In questi anni in cui praticamente sono sparito dalle scene, ho scritto e arrangiato tantissime canzoni ed oggi mi ritrovo più attratto dal genere musical che dal pop. Ho scoperto quanto la parola può essere accompagnata e vestita dalla giusta melodia e armonia e questo mi appassiona molto.

    Non posso dire lo stesso per un certo tipo di pop che invece non mi da più emozioni… Magari è solo un momento, ma cambiare aria fa bene e fa circolare l’ossigeno!

    Per quanto riguarda “Una Storia Dark” direi che è un brano atipico che si pone a metà strada tra il pop e il musical… E sai che c’è???  Mi piace moltissimo!!!

     

    Come è nata invece l’idea delle maschere nel video?

    Soggetto e video sono stati pensati e realizzati insieme a Marta Coco (giornalista , videomaker e regista videoclip).

    L’idea iniziale era un’altra e prevedeva un attore ed un teatro, ma visto il continuo cambiamento dei colori delle regioni sempre più scure e i tempi stretti, non avevamo scelta, dovevamo  valutare rapidamente un’alternativa.

    La mia presenza all’interno del video sembrava a questo punto inevitabile, ma considerata la tematica delicata e non avendo io alcuna confidenza con quest’ultima, non me la sentivo di metterci la faccia, sarebbe risultato strumentale e poco credibile.

    Con le maschere sarebbe stato tutto più facile e avrei potuto far finta di essere un altro: Filippo!

    Inoltre da diverso tempo desideravamo coinvolgere Patrizio “Ozio” (creatore delle maschere e delle vignette) e questa ci è sembrata l’occasione giusta!

    Il resto è stato tutto olio di gomito e nottate interminabili. Il dado è tratto, il video è fatto!

     

    Questo brano è un preludio ad un tuo futuro album oppure rimarrà una parte del tuo percorso artistico e non farà parte di un disco?

    Non credo che oggi parlare di album abbia più senso… Almeno per me intendo… Non so rispondere con precisione a questa domanda, ma so che l’album inteso come insieme unitario ed omogeneo di canzoni per me è un concetto che ha fatto il suo tempo.

    Mi piace pensare alla musica come ad una ricerca continua, un viaggio che ti porta al mare ma anche in montagna, col sole e con la pioggia. Sento il bisogno di andare oltre i generi, le etichette ed oltre la stessa idea che ho (o forse che avevo) di me stesso. Sono tutte trappole, gabbie che ci impediscono di volare in cieli sconosciuti… Ed io voglio scoprire cosa c’è laggiù!

     

    Da sempre ti piace lavorare sulla ricerca dei suoni, hai anche uno studio di registrazione e poi lavori tanto anche sulle produzioni video: qual è la parte del tuo lavoro che preferisci?

    Tutte le parti mi appassionano! Mi piace creare, che si tratti di canzoni, mobili o (l’ho scoperto praticamente ora) videoclip! In più Marta Coco è mia moglie e quindi fare videoclip in casa è più facile avendo lei come direttrice dei giochi!

     

    Progetti futuri di Alessio Ventura?

    Da qualche tempo sto ridefinendo nella mia testa  la mia immagine artistica e quella che oggi più si adatta a ciò che sento è il “raccontastorie” o storyteller se proprio ci tieni.

    È da circa un anno e mezzo che sto lavorando ad un progetto che si chiama “Alla ricerca della Bellezza”. Si tratta di una rubrica all’interno del mio canale youtube ed è sostanzialmente un documentario dettagliato sulla creazione delle canzoni. Compongo canzoni di ogni tipo e di ogni genere senza preoccuparmi di chi devo essere. Sono tutto e sono niente e ciò che mi definisce è quello che faccio. Così ho abbracciato con entusiasmo anche l’esposizione degli errori, le stonature e tutti quegli incidenti di percorso inevitabili nella realizzazione di qualsiasi cosa. Si tratta di video senza censure che rappresentano il paradigma della vita: sbagliando si impara! Non è stato facile accettare di mostrare questo lato per me che, nel mio piccolissimo, sono sempre stato un perfezionista ma oggi lo trovo addirittura catartico. Allora, quando sarà (a breve), buona visioneee!

    La foto nell’articolo “Alessio Ventura torna con “Una Storia Dark”” è stata fornita dall’ufficio stampa

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