Achille Lauro a Francavilla: un artista molto discusso
Achille Lauro a Francavilla. Classe 1991 e romano, Achille Lauro pseudonimo di Lauro De Marinis è uno dei cantanti più discussi dell’ultimo momento. Tra chi lo odia e chi lo ama, è riuscito ad abitare tv e radio in men che non si dica, lasciando dietro di sé critiche non costruttive giudizi spudorati. Un ragazzo giovanissimo Achille, che ha vissuto una vita difficile, descritta perfettamente all’interno del suo libro intitolato “Sono io Amleto”. Non senza capacità, raccontando la sua storia, è riuscito a far luce sul disagio giovanile che molte volte attanaglia i ragazzi nella società odierna, ma che troppo spesso rimane in sordina. Sicuramente imperfetto come ammette anche lui, ma anche forte e capace di costruirsi partendo dal niente.
[adrotate banner=”37″]
Un personaggio che incuriosisce anche chi non ha mai ascoltato niente di simile alla così definita “samba trap”. Achille Lauro ha saputo raccontare perfettamente tutto il suo passato, senza giocare la carta del vittimismo, ma sperando e puntando ad un un futuro radioso. Miracolato dalla vita ma soprattutto capace, è riuscito ad uscire da ambienti malsani per conquistarsi il futuro. Conosciuto dai più grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo con il brano tanto discusso intitolato “Rolls Royce”.
Achille Lauro Francavilla: uno show breve ma intenso
Il 28 giugno 2019 presso piazza della Sirena a Francavilla al mare, è giunta una delle tappe del Rolls Royce Tour dell’artista. Entusiasmante, irriverente e coinvolgente Achille Lauro è riuscito ad infiammare la piazza gremita di persone di ogni età. Dopo il dj set, alle 22 e 35 il cantante insieme a Boss Doms e agli altri della band è salito sul palco per circa un’ora e dieci, non avendo purtroppo altro tempo a disposizione a causa delle direttive del comune.
Subito ha tenuto a ribadire di come quella fosse una festa e perciò doveva essere goduta al massimo. Ha sottolineato il fatto di essere grato di trovarsi lì quella sera. La sua festa però ha due regole principali: la prima quella di eliminare i telefoni, la seconda quella di togliersi i vestiti. Simpatico ed ironico ha portato sul palco uno spettacolo vero e proprio, non solo da ascoltare, ma anche da vedere e al quale partecipare in prima persona. Tra luci e scenografie divertenti, il pubblico è stato travolto da uno show carico di adrenalina e soprattutto, da leggerezza ed allegria.
La scaletta del concerto in Abruzzo
I brani suonati sono stati molteplici: da vecchie hit, fino alle canzoni più conosciute del nuovo album “1969”. Il viaggio è partito dal brano “Cadillac”, per poi proseguire con il brano intitolato Thoiry e poi 1969. Le canzoni si sono susseguite una dietro l’altra senza sosta. Zucchero, Ulalala, Mamacita, Bvulgari, Maharaja, Delinquente e Teatro e cinema. Poi ancora un omaggio a Lucio Battisti con “Il tempo di morire”. Successivamente il concerto è continuato con un assolo di batteria, la hit Rolls Royce e Je t’aime.
Dal momento in cui il tempo per l’esibizione stava finendo, il cantante ha deciso di “allungare il brodo”, così come ha affermato lui stesso quella sera. Il bis di Thoiry, il brano C’est la vie e il finale con Rolls Royce per la seconda volta, cantata in piedi in mezzo al pubblico, hanno chiuso un concerto davvero adrenalinico e gioioso.